IL CAMMINO DEL SÉ di Samuela Piloni

Colleghe di lavoro mi parlano spesso di Facebook perché con questo social, oltre a fare nuove amicizie puoi ritrovare anche quelle perdute dei tempi della scuola.

Convinta, faccio l’iscrizione, poi chiedo le amicizie a colleghe e amiche, posto alcune foto con scenari da favola, di famiglia, le classiche foto di villeggiature e leggo qualche loro post per conoscere qualcosa in più della loro vita.

Passati i primi giorni, il tutto comincia a diventare noioso, sinceramente non sono una ragazza che si fa gli affari degli altri e tanto meno gradisco che si facciano i miei.

Lascio perdere non fa per me.

Mio marito e mio figlio mi hanno regalato un cellulare nuovo touch-screen di una marca famosa bianco e argento con mille funzioni e un’interfaccia stupenda. Due fotocamere che ti permettono di fare foto meravigliose a colori che sembrano così vive e archivi di tutti i generi con tante applicazioni.

Felice di questo regalo, tolgo la sim da quello che avevo prima e la metto in quello nuovo appena caricato, lo accendo e fra le app memorizzate di fitness, musica, video, mail, WhatsApp, c’è anche FB (Facebook).

Lo dico alle “colleghe social” del nuovo cellulare e loro mi fanno capire che così sarà più facile e veloce entrare nelle app invece di accedere sempre dal computer.

Tu valle a capire queste!

Infatti, poi, ho capito anch’io Queste!

Ogni giorno arrivano sul cellulare tante notifiche tra richieste di amicizia, anche da sconosciuti, e iscrizioni a vari gruppi dove trovo anche le mie colleghe. A me sembra il caos ma nello stesso tempo è affascinante!

Accetto l’iscrizione a qualcuno di questi gruppi scoprendo così, che ci sono di vari tipi. Alcuni sono pubblici dove tutti possono partecipare attivamente, altri sono privati, vale a dire che chi lo ha creato può decidere se farti entrare oppure no e bloccarti (buttarti fuori) quando gli pare e piace. Infine, ce ne sono di segreti (vale lo stesso metodo del privato) però devi essere appassionato di un determinato argomento segreto come gli x-file! Alcune persone addirittura hanno accesso ai file segreti militari! Che sia vero oppure no la cosa si fa molto interessante!

La mia curiosità trova spazio fra i vari gruppi new-age che si differenziano dagli altri perché presentano discipline olistiche e parlando di natura, di come curarsi con le erbe, di yoga, di energie sottili dell’universo inteso come mondi paralleli, il tutto mescolato al misticismo, esoterismo e un po’ di magia!

Da quando ho ricordi, l’interesse per l’evoluzione dell’universo e della nostra specie, per il cosmo, le stelle e i pianeti mi hanno sempre affascinato grazie anche a mio padre e ai suoi libri e film di fantascienza. Credo di far parte delle migliaia di persone che si chiedono cosa ci facciamo qui nel pianeta Terra e se siamo realmente soli nella vastità dell’universo. Posso confermare che in Facebook ci sono risposte esaustive su qualsiasi argomento e anche molte “fake-news” cioè false notizie ma la cosa più bella è che sei connesso con tutto il mondo.

 Nei gruppi di spiritualità trovi di tutto da persone che pregano per ogni Santo e Dio che possa esistere nel mondo, a medium e specialisti in lettura di tarocchi, rune, fondi di caffè e quant’altro, a vere persone sensibili ed empatiche che in qualche modo riescono ad entrare nella profondità della tua persona e far affiorare la tua essenza, il tuo vero .

Prima dell’esistenza di Facebook, le mie prime letture preferite comprendevano libri come Siddharta, Shambhalla, le profezie di Celestino, autori come Paulo Coelho e il suo famoso libro il Cammino di Santiago che ti sprona a trovare una sorta di insegnamento per compiere il tuo di cammino personale.

Leggendo tra le pagine di Facebook di chi pratica realmente a piedi il Cammino di Santiago, scopri che ogni pellegrino cerca una risposta, ognuno di loro sente il bisogno di trovare un qualcosa che possa dare uno scopo alla propria vita.

La cosa bella di questo social è scoprire che ci sono altre persone nel mondo che condividono le tue stesse passioni o momenti di vita simili ai tuoi, avvolte migliori e altre volte peggiori! Sapere che non sei solo è già un regalo, ed è proprio da qui, dal fatto che non sono sola e che sto cercando la mia strada, che nasce il mio nuovo cammino o per meglio dire il mio Cammino del Sé,un vero viaggio alla ricerca di me stessa e di quello che posso fare per il mio bene a km 0.

Mi hanno diagnosticato il tumore al seno, purtroppo in uno stadio avanzato, abbastanza pericoloso e ad oggi molto comune a tante altre giovani donne come me.

Quindi vengo operata e sottoposta alle terapie che sono di prassi per questo stadio della malattia. Il che significa che per molti mesi sarò in convalescenza e non andrò al lavoro.

Destino o coincidenza?

Avere molto tempo a disposizione aiuta il percorso interiore e la malattia in questione, aumenta la ricerca e la voglia di risposte.

Nel periodo della chemioterapia, nel reparto oncologico dell’ospedale, ho conosciuto altre donne come me e di varie età. Le più anziane tendono a prendere le parole dei medici come oro colato. Invece, le più giovani, si fanno tutte la stessa domanda:

“Perché è toccato a me?”

Tralasciando la comune genetica che non è nel mio caso, cos’è scattato nel mio corpo che ha fatto sì che una particella sana di colpo si ammali, per poi infettare le altre vicine a lei?

I medici non hanno una spiegazione per ogni singolo caso, loro ragionano per statistiche e noi facciamo parte di un grosso pentolone che contiene degli ingredienti speciali come, ad esempio, un uso continuativo di sostanze contraccettive, bevande energetiche, cibi con elevati quantitativi di conservanti, varie ed eventuali, il tutto mescolato all’inquinamento ambientale degli ultimi quaranta- cinquanta anni!

Vero? A mio parere non lo sapremo mai!

Apro una piccola parentesi per dire che nel mondo dei social ed in internet sull’argomento tumori ci sono vari siti di medici specialistici e non solo, ci sono persone che mettono a disposizione la propria esperienza per un confronto ed un aiuto a capire, per chi ne avesse bisogno.

Però, voglio sottolineare che c’è da fare molta attenzione, perché in mezzo a tante ricerche su questi argomenti, si possono trovare finti medici e soprattutto finti “guaritori” che approfittando delle tue paure, per guadagnare molti soldoni, ti vendendo solo fumo, promettendoti la guarigione certa!

Ho iniziato ad apprezzare lo Yoga che è anche consigliato dallo staff di supporto medico ospedaliero post malattia per il recupero fisico. Molte donne vi partecipano per stare insieme, rilassarsi scaricando la tensione fisica ed emotiva che questo problema crea. Sempre più affascinata da queste filosofie orientali, mi informo su altri aspetti di guarigione psico-fisiche che comprendono tecniche di massaggio e formulazioni di pensiero positivo.

Decido, così, di partecipare ad un corso di medicina orientale chiamato Reiki Ryoho, che spiega come praticare la guarigione sia a livello fisico (il corpo) che a livello mentale (i nostri pensieri).

Il corso che ho scelto si suddivide in quattro livelli per apprendere per gradi la storia del sapere medico e le varie metodologie impiegate.

Il primo livello: iniziazione al non pensiero.

Mi apro a nuovi spazi infiniti di elaborazione dati.

Vale a dire sviluppare la capacità del non pensiero, per poi una volta raggiunta elaborare nuovi pensieri positivi con lo scopo di rendere la tua vita più sana e serena offrendoti l’opportunità di realizzare un sogno concreto (uno scopo) nella tua vita.

Nuove emozioni smuovono il mio essere e il mio corpo con la pratica di auto-guarigione che ci ha insegnato il maestro, mi fa stare meglio dandomi la forza necessaria in questa fase di recupero dalla malattia.

Il secondo livello: lavora sul piano emozionale.

Ti dà la possibilità di entrare nel tuo io più profondo e di capire quale sensazione o sentimento ti turba, ti ferisce, ti fa arrabbiare o viceversa ti rende sereno, tranquillo, in pace con te stesso o innamorato della vita che ti circonda.

Questo processo rispetto al primo (è diverso per ognuno di noi) è molto lungo, faticoso e dolorosissimo perché va a scavare “ricordi dannosi” dimenticati o accantonati, portandoli (di nuovo) a galla.

A questo punto bisogna affrontare il “male” per trasformarlo in “bene”. Come lo yin e lo yang. Si aggiungono altre tecniche di auto-guarigione per il fisico.

Il terzo livello: lavora sul piano spirituale.

Questo livello aumenta le tue capacità empatiche con visioni d’insieme straordinarie. Sono pratiche che legano la persona con il mondo in cui vive attraverso lo sviluppo dei cinque sensi. Anche le pratiche di guarigione fisica si adattano a questo stato di percezione.

Il quarto livello: è il master.

Diventi un Maestro.

Avevo ripreso a lavorare tutto nella normalità e quotidianità.

Esame di controllo aprile 2014 valori nella norma ma nella mammografia si presenta lo stesso tumore con figli a seguito.

Di nuovo operata per asportare definitivamente la possibilità che si riformi. L’asportazione definitiva dell’organo malato non include nessuna terapia aggiuntiva, (niente chemio) solo una terapia di mantenimento, anche perché avevo terminato la radioterapia da appena sei mesi!

Capirete anche voi che a questo punto mi sono chiesta: dove ho sbagliato? Cura medica fatta, cura psico-fisica fatta, cosa non ha funzionato?

Parere medico ufficiale: avevo il 60% di probabilità di una ricaduta.

Parere del maestro Reiki Ryoho: stai guarendo.

L’istinto mi dice che la strada che sto percorrendo è quella giusta, devo togliere ancora strati di superficie, devo vedere la luce in fondo al tunnel.

Metto a frutto il tempo a disposizione e mi riscrivo al corso di yoga avanzato.

Anche qui come in altre discipline si lavora sul piano psico-fisico.

Altre energie, altre emozioni, il corpo obbedisce ai miei comandi senza fatica o costrizioni, siamo un tutt’uno corpo-mente.

Si riparte con il lavoro e la vita continua nel suo tram tram quotidiano.

Mi cancello definitivamente da Facebook.

Ora la gente in questo social a mio avviso sta impazzendo, posta uccisioni in diretta (va di moda) di animali. C’è anche caso recente finito al telegiornale, di un ragazzo che uccide in diretta la propria fidanzata!

Vero? Non lo so.

Il caos impervia!

Non avendo più il tempo per le mie discipline tra il lavoro e mamma a tempo pieno, la mente e il corpo si stanno indebolendo.

Cosa faccio? Mollo tutto?

Proprio ora che ho raggiunto una elasticità mentale che mi permette di sopravvivere nel caos di questa società malata?

Continuo a ripetere a me stessa che ce la posso fare e che sicuramente il mio impegno verrà ripagato in aiuto da chi meno me lo aspetto!

Questo cammino del sé mi ha fatto conoscere delle splendide persone che mi hanno aiutata a mantenere alto il valore di me come donna e lo scopo della mia vita. Siamo diverse, vite diverse, luoghi diversi, ma legate fra noi perché condividiamo il sentimento più importante l’amore, con la A maiuscola, quello che non ha confini, quello che non ha pregiudizi, quello che non ha fede ma quello in cui crediamo sia giusto per un bene superiore a nostri interessi.

Quest’anno è stato fondamentale per il mio equilibrio fisico-emozionale. La mia famiglia si è presa cura di me, in modo avvolte anche inaspettato. I controlli della malattia sono andati tutti a buon fine e la disciplina del Reiki mi accompagna tutti i giorni.

Ho proseguito a salti con le lezioni di yoga però ho approfondito la conoscenza delle mie nuove amicizie. Vorrei precisare che momenti di sconforto e debolezza ci sono sempre e ci saranno sempre è la società di questo millennio che è stata studiata e concepita a far accrescere dubbi e soprattutto paure nelle persone.

Siamo sottomessi continuamente dai grandi poteri!

Tutti noi abbiamo delle capacità. Ci credereste?

Fulmini e saette a ciel sereno, tempesta, terremoti, inondazioni, la terra manifesta la sua potenza e scuote l’uomo ad una presa di coscienza maggiore e deve intervenire. La mia persona e il mio stato d’animo sono in sincronia con la terra.

Di nuovo tutto questo ha un senso?

Perché siamo soggetti a questi sbalzi emotivi?

IL mio cammino continua a crescere dentro e fuori, a mano a mano che si avanza in questa ricerca emotiva si tolgono strati di residui di vite passate e sconosciute ai ricordi, si corregge la rotta quando serve, trasformandola in luce, che di fatto guarisce le ferite.

Mi rendo conto che più scavo in profondità più caos creo in me.

Ogni qual volta che si affronta un problema questo meccanismo di difesa si innesca come una molla. I dubbi si insinuano tra i pensieri bui del nostro io e la luce (amore) fa fatica ad entrare, la morte (il buio) lascia il posto ad una nuova rinascita (luce) come la fenice rinasce dalle sue ceneri. Ci vuole tanta fiducia in noi stessi e tanto allenamento (mentale) per rinascere. Il continuo lavoro su sé stessi, le correzioni e il desiderio di star bene, aumentano ogni qual volta superi un ostacolo.

La mia domanda quotidiana è: quando finirà la ricerca? Risposta: quando si avrà raggiunto un livello di conoscenza che ci renderà liberi, stabili e duraturi nel tempo.

Quest’anno per me è stato parecchio pieno di tormenti ho avuto molte difficoltà, ho abbandonato tutti i supporti di cui vi parlavo prima, precipitando nell’oblio.

La ricerca inizia ora.

Comincio a leggere di nuovo libri di vario genere con più interesse mi documento su fatti storici legati al nostro passato come umanità.

Raccolgo informazioni su siti internet che parlano di nuove scoperte in qualsiasi campo: dalla medicina tradizionale alla guarigione con le piante mediche, dall’alimentazione corretta allo stile di vita sano, da codici numerici, onde sonore, campi quantici e molto altro ancora. Ascolto di più la musica che mi fa star bene.

Ho ritrovato vecchie passioni come coltivare piante, il colorare, il disegnare e lo scrivere.

Cerco di appagare il mio divenire la nuova me dando valore alla mia persona concretizzando qualche hobby!

Attenzione!

Non ho accresciuto il mio ego!

La strada da percorrere è tutta in salita per raggiungere la meta che mi sono prefissata ora. Vorrà dire che citando il verso di una canzone, che mi piace moltissimo, di Irene Grandi: “…un giro in bici e fermarsi a far l’amore perché piove sotto un salice piangente che ride..” me la sono guadagnata.

La luce ora si fa più intensa.

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